mercoledì 14 febbraio 2018

Camini vulcanici fondali marini presso isola Panarea

Fonte - ANSA - Camini vulcanici rinvenuti nel sito Smoking land, nei fondali presso l'isola di Panarea, sono oltre 200 ed è stato possibile grazie ad un robot. 


Sono oltre 200 i camini vulcanici che sono stati rinvenuti da un robot nei pressi dei fondali dell'isola di Panarea, per la precisione nel sito battezzato con il nome di Smoking land:

Camini vulcanici fondali isola Panarea
Camini vulcanici fondali isola Panarea

la scoperta è stata fatta vicino l'isolotto di Basiluzzo, nell'arcipelago delle isole Eolie, da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle ricerche, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in collaborazione con la Marina Militare, Università di Messina e di Genova e l'Istituto per l'ambiente marino costiero (Iamc-Cnr).

I risultati di questo studio del fondali in oggetto, sono stati pubblicati sulle rivista scientifica Plos One, è rappresentano senz'altro un importante spunto per ottenere nuove informazioni e dettagli riguardo le caratteristiche geochimiche e biologiche dei sistemi idrotermali superficiali del mar Mediterraneo.

Camini vulcanici fondali isola Panarea
Fig.1

"Lo Smoking Land", afferma Federico Spagnoli, dell'Ismar-Cnr, "è costituito da decine di strutture a forma di cono, composte soprattutto da ossidi di ferro, che presentano un'altezza variabile da 1 a 4 metri e una base con diametro medio di circa 3.8 metri. Alcune di queste bocche emettono fluidi acidi, ricchi di gas, in prevalenza anidride carbonica". Una struttura così estesa e complessa non trova eguali in Mediterraneo ma solo in alcune aree oceaniche.
Camini vulcanici fondali isola Panarea
Fig.2

La scoperta, frutto di un'intuizione di Giovanni Bortoluzzi (oceanografo Ismar-Cnr, recentemente scomparso), nasce a seguito di una serie di indagini dell'Ingv volte a capire la natura di una improvvisa e forte attività esalativa che nel novembre 2002 ha iniziato a manifestarsi copiosamente tra gli isolotti di Panarea.

Da quel momento, numerose sono state le campagne oceanografiche a bordo delle navi Astrea dell'Ispra ed Urania del Cnr e di unità della Marina Militare, per studiare l'area interessata e individuare altre zone di degassamento.

Camini vulcanici fondali isola Panarea
Fig.3

"Fino a quando nel 2015, durante una di queste campagne alle Isole Eolie, a bordo della nave Astrea", spiega Teresa Romeo, primo ricercatore dell'Ispra, "il Rov (Remotely operated underwater vehicle un robot filoguidato dotato di una videocamera, una fotocamera e un braccetto meccanico) non ha individuato, in una zona del fondale a sud dell'isolotto di Basiluzzo poi chiamata Smoking Land, numerosi camini fortemente colonizzati da alghe e organismi bentonici, alcuni dei quali con evidenti fuoriuscite di fluidi idrotermali e bolle di gas".

Da qui la necessità di nuovi studi per comprendere non solo la genesi del fenomeno ma anche l'evoluzione di tali strutture sottomarine, e di attivare un'attività di monitoraggio e sorveglianza continua dei fondali tra l'Isola di Panarea e l'isolotto di Basiluzzo.

Fonte: ANSA

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