giovedì 16 novembre 2017

Scoperto filo rosso comune carote ghiaccio sedimenti fossili

Fonte - ANSA - Scoperto il filo rosso conduttore che accomuna le carote di ghiaccio ai sedimenti ed i fossili, che grazie ai forti venti antartici fanno da motore per le oscillazioni del ghiaccio marino. 


Grazie ai forti venti antartici che soffiano a grandi velocità per utta la superficie del continente ghiacciato, si è potuto scoprire il filo rosso conduttore che accomuna i sedimenti alle carote di ghiaccio ed i fossili:


Scoperto filo rosso comune carote ghiaccio sedimenti fossili
Scoperto filo rosso comune carote ghiaccio sedimenti fossili

La scoperta è da attribuire ad una ricerca specifica che fa parte dei progetti intgernazionali Holoclip e Talcide i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications.

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Alla ricerca hanno contribuito e preso parte l'Italia con il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide a cura dell'Enea e del Consiglio Nazionale delle Ricerche di cui fanno parte le Università di Trieste, Siena, Ca' Foscari di Venezia e Pisa.

Scoperto filo rosso comune carote ghiaccio sedimenti fossili
Fig.1

Dopo le note di rito dovute a titolo informativo, andiamo a vedere come l'oggetto di questa ricerca sia del tutto innovativo da permettere di ricostruire tutte le informazioni derivanti dalle carote di ghiaccio i sedimenti marini ed i fossili di pinguini ed elefanti marini:

tutto ciò a consentito di avere quelle risposte riguardo le condizioni del ghiaccio marino nel mare di Ross, avendo modo di sottolineare come il vento antartico abbia avuto un ruolo fondamentale sul clima e come sia stato l'impatto ambientale sull'ecologia della fauna marina.

ghiaccio marino nel mare di Ross
ghiaccio marino nel mare di Ross

Il fatto che i cambiamenti delle stagioni del ghiacico marino siano un apsetto importantissimo riguardo il clima e l'ecosistema marino del continente antartico, è risaputo da tempo:

soltanto che fio ad ora il funzionamento che controllava tale movimento, era del tutto ignoto!

“Il nostro studio – ha detto ancora Frezzotti - ha messo in evidenza come i venti che spirano in Antartide abbiano un ruolo fondamentale, analogo (se non addirittura superiore) a quello delle temperature e delle precipitazioni, nel guidare il clima e nel condizionare gli ecosistemi polari”.

Pure l’analisi dei sedimenti marini ha fornito un importante contributo:

“grazie alle diatomee, alghe silicee che dominano nei freddi mari antartici, si è potuto capire che l’ambiente marino, dalla colonna d’acqua ai sottostanti sedimenti, ha risposto alle variazioni dell’estensione dei ghiacci ed in ultima analisi alle variazioni climatiche negli ultimi 10.000 anni”, hanno Ester Colizza e Romana Melis, del dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’università di Trieste.

Fonte: ANSA

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