domenica 14 maggio 2017

Come comunicano elettricamente le piante

Comunicare elettricamente, le piante interagiscono, non riescono a fare silenzio e per questo trovano sempre il modo di comunicare con il mondo che li circonda.


Comunicare elettricamente, non ce la fanno proprio a stare "zitte" le piante, perciò trovano sempre il modo di comunicare con il mondo che li circonda;

Come comunicano elettricamente le piante
Come comunicano elettricamente le piante
l'elettricità è l'ultima lettera scoperta di un alfabeto già ricchissimo di colori, profumi e forme.
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Bristol ha studiato l'interazione tra il campo elettrico prodotto dalle piante, di cui già si conosceva l'esistenza ma non si capiva la funzione e quello emesso dai bombi (Bombus terrestris) mentre volano.

Bombus terrestris
Bombus terrestris
Inserendo degli elettrodi in una piantina di petunia gli scienziati, che hanno pubblicato la ricerca sulla rivista scientifica Science Express, hanno potuto notare che il potenziale elettrico del vegetale cambiava nel momento in cui si avvicinava un bombo.
Il potenziale elettrico manteneva la sua carica per alcuni minuti, sufficienti a fare sapere agli insetti successivi che il fiore era già stato visitato e di conseguenza non era il caso di visitarlo ulteriormente.

Secondo gli scienziati cha hanno svolto la ricerca in laboratorio, questi campi elettrici, che gli esseri umani non sono in grado di percepire, agiscono in concomitanza ai segnali chimici e visivi che sono stati messi in atto dalle piante stesse affinchè venga aumentata la capacità del fiore di attirare a sè gli insetti impollinatori.
Il passo successivo che i ricercatori cercheranno di compiere sarà quello di arrivare a capire con quali organi i bombi sono in grado di identificare l'elettricità che viene emessa dalle piante.
Recentemente un articolo proveniente dal Nord America, ha denuciato la perdita di almeno il 50% degli impollinatori in una foresta negli Stati Uniti.
L'opinione degli entomologi e che qualità e quantità dell’impollinazione si è perduta nel tempo.
Fonte: Science

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